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martedì 6 maggio 2008

Filastrocca politically uncorrect

[Da cantare sulle note di "E' finito il sessantotto" di Paolo Pietrangeli]

Son finite le elezioni
con parecchie delusioni
ce ne stiamo rintanati
come cani bastonati
a cuccia
a cuccia

Quella bella prospettiva
così allegra e così viva
di un futuro rinnovato
da un partito ritrovato
era utopia
tutta teoria

Mo' non basta analizzare
stare tutti a ragionare
su che cosa sia successo
sui perché dell'insuccesso
mentre

chi dovrebbe interrogarsi
sul suo ruolo e sul da farsi
non si mostra né pentito
e nemmeno un po' contrito
con pudor

E D'Alema con Fassino
stanno al caldo del camino
con Rutelli e con Binetti
con Bettini e Castagnetti
ancora in sella
ancora in sella

Non insegna proprio niente
la protesta della gente
che dal Nord al Meridione
volle darvi una lezione
con il suo voto
con il suo voto

Ora questa filastrocca
che m'è uscita dalla bocca
io vorrei che fosse intesa
come vituperio e offesa
da coloro

da coloro che non sanno
fare a meno di uno scranno
e non san farsi da parte
e rigiocano le carte
di un'improvvida partita
non vedendo che è finita

Stanno lì a pontificare
e continuano a cianciare
nei salotti di Santoro
ci stan sempre e solo loro
come pure a Porta a Porta:
hanno la memoria corta
non si accorgono che ormai
sono loro i nostri guai.
La politica, è palese,
non si fa dentro al Palazzo:
per il bene del Paese
via, si tolgano
si tolgano dal cazzo!