venerdì 25 aprile 2008

E INTANTO, NEGLI STATES... OVVERO: IL RISVOLTO RISCHIOSO DELLE PRIMARIE

VOTO USA: DUELLO INFINITO ALLARMA IL PARTITO DEMOCRATICO
di Cristiano Del Riccio - 2008-04-23 (dal sito Ansa.it)

WASHINGTON - E' diventata ormai una scena alla 'Rocky', la serie di pellicole ambientata proprio in Pennsylvania: due pugili che si pestano a sangue, fino all'ultima stilla di energia, mentre il loro avversario attende sorridendo il match contro il traballante vincitore.

Il duello infinito tra Barack Obama e Hillary Clinton preoccupa sempre più il partito democratico. Il voto della Pennsylvania ha lasciato la vittoriosa Hillary ancora in corsa prolungando una battaglia tra i due senatori democratici rivali che rischia di provocare gravi danni alle speranze del partito di riconquistare la Casa Bianca dopo la partenza di George W. Bush e di battere a novembre il candidato repubblicano già designato, il senatore John McCain. Un aspetto particolarmente allarmante della situazione, per i dirigenti democratici, è il progressivo inasprimento della battaglia tra Hillary e Obama: i due rivali stanno ricorrendo ad attacchi sempre più feroci nel tentativo di infliggere un colpo da KO all'avversario.

Anche il senatore nero, che aveva fatto della promessa di condurre una campagna 'non sporca' uno degli elementi essenziali della sua strategia elettorale, si è lasciato travolgere dalla foga, nella speranza di chiudere la partita in Pennsylvania, imitando la rivale Hillary nella scelta di temi negativi, che mirano più a distruggere l'avversario che a mettere in luce le qualità ed i programmi del candidato. Il risultato è stato quello di far impennare il 'tasso negativo' dei due candidati agli occhi degli elettori democratici, con possibile defezioni in campo repubblicano. Uno sviluppo poco incoraggiante per i democratici. Le risposte date dagli elettori democratici della Pennsylvania, all'uscita dai seggi, hanno fatto suonare un campanello d'allarme nel partito. Il 40 per cento non si fida della Clinton: "non è onesta" e "non merita fiducia".

Ma un altro 30 per cento nutre gli stessi sentimenti per Obama. Ancora più grave: un sostenitore su quattro della Clinton ha già fatto sapere che voterebbe per il repubblicano McCain se il partito democratico dovesse scegliere Obama come candidato alla Casa Bianca. Un 'tradimento' che sarebbe imitato, se fosse scelta invece la Clinton, da un sostenitore di Obama su sei. La sfida tra i due democratici ha messo in risalto, in modo feroce, le debolezze dei rispettivi candidati. Solo il 60 per cento dei cattolici democratici, ad esempio, sono disposti a votare per Obama mentre oltre il 20 per cento darebbe il voto a McCain, nonostante sia un repubblicano. Mentre Obama continua ad essere il favorito (i numeri sono ancora dalla sua parte in termini di voto popolare e di delegati conquistati), gli attacchi feroci di Hillary hanno messo spietatamente in luce i suoi punti deboli tra gli elettori: la classe operaia non lo ama, così come gli anziani, come le donne bianche.

L'immagine di Obama come super-liberal, elitario, condiscendente, arrogante, con la puzza sotto il naso, dai rapporti pericolosi, tutto fumo e niente arrosto, bravo più a promettere che a fare - che la campagna di Hillary ha tratteggiato nelle ultime settimane - è destinata inevitabilmente ad essere ampiamente sfruttata dai repubblicani in autunno, se sarà lui il candidato, agevolando il lavoro della campagna di McCain. E' quello che più temono i dirigenti democratici che vorrebbero trovare un modo per risolvere la sfida tra Hillary e Obama prima possibile. Ma il risultato della Pennsylvania ha reso adesso tutto più difficile: la battaglia infinita continua tra i due 'Rocky' democratici.

mercoledì 23 aprile 2008

IS LEFT UNFIT TO THE FUTURE?

LA SINISTRA È INADATTA AL FUTURO?

Ho voluto parafrasare, nel titolo di queso 3d, la ormai celebre definizione di The Economist riguardo a Berlusconi, indicato dal settimanale britannico come "unfit to lead Italy".

Il video qui sopra è tratto da L'infedele della scorsa settimana, e pone a mio avviso, anche se in modo talvolta al limite della sgradevolezza, questioni che ritengo del tutto pertinenti, oltre che serie e preoccupanti.

Che ne pensate?

martedì 15 aprile 2008

Sul carro dello sconfitto

Cari 12 lettori e ½,
gli avvenimenti delle ultime 48 ore mi hanno lasciato con l'amaro in bocca, e senza le parole per dargli espressione. Rubo quindi la favella che ho perso ad un nuovo frequentatore del Circolo PDObama che - nel quadro del dibattito "ampio ed articolato" che, naturalmente, si sta sviluppando in quella sede - ha scritto cose che, in gran parte, condivido; e in una forma che, oltretutto, mi è parsa originale.

Caro Walter, ti scrivo.
Ti scrivo per dirti perché non hai vinto.


Non hai vinto perché al Nord tira una brutta aria, certo. Ma anche perché troppa gente a sinistra, invece di cercare di capire davvero il perché, non smette mai di guardare dall'alto in basso la gente semplice che, scontenta, vota Lega, non necessariamente perché sia davvero razzista, xenofoba o liquidabile con altri aggettivi di cui forse non conosce neppure il significato.


Non hai vinto perché hai un partito dove prevalgono i pensionati sui giovani, certo. Ma anche perché non è sufficiente mettere in lista un Calearo e un Colaninno per dimostrare, nei fatti, di aver compreso davvero come gira l'economia al tempo della globalizzazione.


Non hai vinto perché hai sfondato a sinistra e non al centro, certo. Ma anche perché è difficile fare i conti con un elettorato potenziale sempre molto incline a coltivare come una primizia ogni pelo che gli spunta sulla pancia.


Non hai vinto perché il Partito Democratico ha dovuto affrontare le elezioni dopo solo sei mesi di vita, certo. Ma anche perché è arrivato a questo appuntamento con almeno dieci anni di ritardo.


Non hai vinto perché 3,5 milioni di elettori alle primarie non sono sufficienti a vincere le elezioni, certo. Ma anche perché quando, a proposito di primarie, si lancia una lista che si chiama "Innovazione" e poi la si imbottisce in ogni posto utile di sindacalisti della CGIL e affini, si perdono per strada le vere facce nuove.


Non hai vinto perché le novità non si affermano in pochi mesi, certo. Ma anche perché le idee nuove sono state incarnate dai soliti grigissimi funzionari di partito con cui sono state infarcite le liste a livello locale, riservando a loro, in tutte, dietro ai capilista-specchietto per le allodole, i posti sicuri disponibili.


Qualcuno potrà rispondere che la macchina, per arrivare, aveva bisogno di solide ruote su cui camminare. Ha torto. Per arrivare all'obiettivo, occorreva volare. E per volare non servivano ruote, ma ali.


E adesso? Se tu avessi vinto, probabilmente io me ne sarei andato dal partito nel quale sono appena entrato, con il sollievo di non dover invecchiare berlusconiano, ma anche per il disgusto, nel vedere trionfare dentro al partito - ancora una volta - la retorica e le facce di sempre.

Invece hai perso. Abbiamo preso. E quindi, almeno per ora, sto qui. Per vedere se è la volta buona in cui si gira pagina davvero. Si può fare.

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Mario Berlanda on April 15, 2008 at 9:42pm in Partito democratico

giovedì 10 aprile 2008

CAMBIARE SI PUO'



UN PAESE NUOVO. UN PAESE COESO. UN PAESE NORMALE. IL NOSTRO PAESE.

mercoledì 9 aprile 2008

Il deficit in Italia sotto il csx e il cdx

come Prodi ha risanato i conti e come Tremonti li ha sfasciati.

video prodotto da termometropolitico

CHIAMAMI VELTRONI, sarò il tuo Premier!

video artigianale ma godibile, prodotto da "i weltroniani": e se loro concludono con un «daje che se po' ffa'», io ci aggiungo «fusse ca fusse la vorta bbona...»

martedì 8 aprile 2008

PIU' CHIARI DI COSI'...

Un eloquentissimo video realizzato da un gruppo di forumisti di Politica Online.
Tutti i dati riportati sono stati presi da fonti autorevoli come l'Unione Europea, l'OCSE e l'ISTAT e sono consultabili online.

domenica 6 aprile 2008

DEMOCRATIC WEEK: la 111a provincia va alle elezioni

Dal 6 all'11 aprile, rush finale del Circolo on line del PD “Barack Obama”

Il PD adotta il linguaggio della modernità e sbarca sulla Rete
per dialogare con gli elettori e convincere gli indecisi.
Un’iniziativa che non ha precedenti, destinata in particolare a giovani e postgiovani... :-)

Dopo la grande risposta incontrata dal D-Day, il Partito Democratico potenzia l'iniziativa che ha coinvolto nel tour di Walter Veltroni la "centundicesima provincia", quella abitata dal popolo di Internet.

Il Circolo PD on line “Barack Obama” - la prima sezione Internet del PD che, nata il 16 febbraio scorso, conta già oltre 500 iscritti - ha organizzato, da domenica 6 aprile a venerdì 11, la DEMOCRATIC WEEK: un’intera settimana di mobilitazione sul web.

Basta collegarsi all’indirizzo del sito, http://pdobama.net/, e accedere alla chat, per chiedere informazioni, discutere, proporre suggerimenti e persino dialogare con alcuni candidati.

È già sicura la presenza di bloggers e candidati ampiamente noti al popolo della Rete, come Ivan Scalfarotto (fra i promotori del movimento iMille), Giuseppe (Pippo) Civati, Mario Adinolfi, Simona Milio, Antonio Boccuzzi e Beatrice Biagini, tutti in corsa alla Camera nelle liste del PD.

Scalfarotto sarà in chat mercoledì 9 aprile alle ore 21.00. I giorni e gli orari delle presenze degli altri candidati saranno presto consultabili sul sito. Complessivamente, saranno 6 giorni di presidio ininterrotto, con un canale di chat aperto appositamente.

Durante la DEMOCRATIC WEEK, gli iscritti al Circolo on line “Barack Obama” si alterneranno per fornire notizie sul programma del PD e ascoltare senza pregiudizi gli indecisi. Lo scopo è contribuire a offrire agli elettori gli strumenti per un voto quanto più possibile consapvole e meditato.

Inoltre, il Circolo ha costituito un Archivio, accessibile anche ai semplici visitatori, da cui sarà possibile prelevare strumenti informativi e/o promozionali (video, immagini, documenti ufficiali, testi divulgativi) e in cui siete tutti invitati a proporre ulteriori materiali utili alla "informazione democratica".

Saranno infine inviate, una al giorno, delle newsletter di carattere informativo, prodotte dal Circolo e tese a porre in risalto i caratteri di novità di una forza riformista di massa, capace di rispondere ai bisogni condivisi di settori diversi della società italiana. Contando anche sul passaparola, l’obiettivo è di riuscire ad inviare un milione di e-mail informative.

Riferimenti del Circolo del PD online Barack Obama:
info@pdobama.net
http://www.pdobama.net/

sabato 5 aprile 2008

MARCO GRESELIN: uno di cui sentiremo parlare presto, e a lungo!

Vedete questo ragazzino? ha 15 anni, ma scommetto che darebbe le piste a tanti di quei trentenni! Chi è? E' un aderente (credo il piu' giovane aderente) del Circolo PD on line Barack Obama. Non vota (ancora): ma pensa, parla, scrive perché altri votino come vorrebbe votare lui. Per esempio, sul suo blog, scrive questo: e scusate se è poco...