sabato 29 marzo 2008

Crostata tricolore


Silvio e le donne "Padrone in casa"
di CONCITA DE GREGORIO
(da La Repubblica, 29-03-2008)

«Un repertorio anni Cinquanta: le donne sono splendide madri, mogli capaci di aspettare e perdonare. Intuitive, diligenti, affidabili. Supporti preziosi. Soprattutto cuoche eccellenti e difatti: «Signore, per i giorni del voto ho una missione speciale per voi: cucinate». Portate dolci agli scrutatori ai seggi. «Cose dolci e squisite, mi raccomando». Crostate, per esempio. Le più ardite possono osare uno strudel. Le più esperte un profiterol. Ovazione in sala: con sguardi indulgenti per la debolezza del capo (si sa che gli uomini vanno presi per la gola, del resto) le signore applaudono intenerite. Cucineranno, se è questo che Silvio vuole.Sono pronte. Toglieranno i bracciali pesanti e gli anelli per impastare. Si comporteranno per quello che sono: regine del focolare. "Le nostre padrone: tra le mura domestiche le padrone siete voi. Fini ed io lo sappiamo bene". Urla di 'bravo Silvio´, sguardi di tenera comprensione e complicità. Ah, gli uomini: che bambinoni. Del tutto incuranti dell´ora e mezza di ritardo con cui Berlusconi si presenta all´appuntamento, niente per la "leggendaria pazienza femminile", le donne del Popolo della libertà accolgono con sventolio di bandiere (solo una della Lega) le consegne che il leader è venuto ad assegnare loro per gli ultimi quindici giorni di campagna elettorale. La missione è chiarissima: convincere le casalinghe d´Italia a votare per lui giacchè, come mostrano i sondaggi-totem, un´alta percentuale di indecisi si annida proprio fra le donne, in specie fra quelle che per amore o per forza lavorano in casa. Il ragionamento che ne consegue è elementare: se dalle donne dipende il risultato è sulle donne che bisogna puntare. "Rassicurarle, tranquillizzarle", tutti verbi così, consolatori e docili. Alcuni consigli pratici: convincete tutte quelle che potete a non votare i piccoli partiti e specialmente Udc "che tanto sono voti regalati alla sinistra, al Senato sono proprio voti persi perché tanto nessuno raggiungerà l´otto per cento". Ma non voglio stancarvi con questioni tecniche, si premura paterno Berlusconi. Piuttosto: andate a vigilare ai seggi "perché il pericolo di brogli è altissimo, sono un´antica professionalità della sinistra". Voi dovete procacciare il cibo agli scrutatori. "Noi allestiremo un servizio catering ma voi potete fare di meglio". Forza quindi: cucinate. Si dipana da qui un fenomenale estratto in pillole del pensiero di Berlusconi sul senso della presenza femminile in politica, nella società e nella vita. Premette che gli hanno "raccomandato di non far battute sulle donne" (persino Bossi: "meglio che di donne Silvio non parli"). Uno sforzo vistoso, la tentazione della battuta è irresistibile: "Vedo che c´è una delegazione dell´Alitalia. Scusate ma preferisco le donne". Pazienza, andiamo avanti. Si parte dalle inspiegabili virgolette messe nel titolo della manifestazione: "Donne" per l´Italia. Solo la parola donne è fra apici. "Le virgolette sono mie", proclama orgoglioso il leader. E dunque? Che significa? "Donna, come voi sapete, deriva dal latino domina: padrona. Dunque donne come padrone: padrone per l´Italia". Brusio di confusa approvazione. "Quando voi entrate nel vostro dominio, nella casa, noi uomini diventiamo sudditi". Il vostro dominio: la casa. "Voi siete le nostre padrone, fra le mura domestiche". Che soddisfazione. "Vi assicuro che quando torno a casa sono le mie donne a comandare". Risate, qualche "esagerato". Ma no, dice sul serio. Ecco un elenco di pregi femminili: "Voi arrivate alle soluzioni per istinto". Ecco, le donne sono l´istinto gli uomini la ragione. "Voi siete più brave a scuola", precise nello svolgere i compiti, "siete più affidabili in ufficio", efficienti ad eseguire. "Siete più coraggiose nella vita", sempre per via dell´istinto evidentemente e della naturale inclinazione a difendere la prole. "Sapete dare un apporto di concretezza e sensibilità". Un apporto. Per tutti questi motivi "ho deciso che nel nuovo governo quattro ministri su dodici saranno donne". Un terzo: non un grande avanzamento. Nessun cenno alle attività individuate come idonee per le ministre. Cucinare al governo non serve. In prima fila proprio sotto il palco Mara Carfagna maestra di cerimonie. Berlusconi le si rivolge soave: "Sono venuto qui ad eseguire il compito che Mara mi ha assegnato, è lei la padrona. Mi ha chiesto di spiegarvi che cosa dovete dire per convincere gli indecisi". Un capolavoro: obbedisco all´ordine di dirvi cosa dovete dire. Segue breve spiegazione semplificata del funzionamento del sistema elettorale. Esecrazione dell´"idiota legge sulla par condicio" che impedisce alla politica di fare il suo corso naturale, qui illustrato come quello della Coca Cola: "La Coca Cola ha il 35 per cento di mercato delle bevande gassate e investe il 35 per cento in pubblicità. Un aumento di 5 punti di pubblicità - share of voice - per tre mesi porta un punto in più di vendite. Con la propaganda politica è uguale, purtroppo ci impediscono di farlo". Share of voice suscita in platea un momento di smarrimento ma il senso della missione è lampante: "Chi sa far la spesa meglio di voi? Chi sa meglio di una casalinga quanto conti un consiglio di consumo dato a voce?". Andate, dunque, e siate operose. Valido supporto. Diligenti cuoche sopraffine.»


(L'articolo era troppo gustoso per non copiaincollarvelo qui! Tuttavia -sia detto per inciso- con me Silvio cascherebbe dimolto ma dimolto male: l'unico dolce che mi riesce è il salame di cioccolato!!!)


(autore: Roby)

2 commenti:

sissi ha detto...

Cara Roby, pur essendo un'affezionata lettrice de "la Repubblica", questo articolo lo avevo inspiegabilmente "bucato"... grazie per avermi offerto l'occasione di rimediare, mettendo qui questo meritorio quanto succulento "copia-incolla"...
Purtroppo, il Bandito non fa le cose a caso, né le sue gaffes sono vere gaffes (come non lo erano quelle di Mike Bongiorno): lui sa benissimo come vanno presi i suoi polli, ed evidentemente anche come vanno cucinate le sue galline.

E il rammarico e la preoccupazione stanno nel sapere che, purtroppo, anche grazie al devastante ruolo svolto da 30 anni di "circenes" - a colpi di varietà, quiz, tette, culi e "disinformatia" emiliofediana - di polli e di galline questo Paese è gremito.

Roby ha detto...

Ahimè, Sissina, com'è vero... Almeno, le "finte" gaffes di Mike erano innocue... o forse no? Ho un sinistro ricordo di Berlusconi ospite in un quiz di Bongiorno su Canale 5, una venticinquina di anni fa: il Mike nazionale "appariva" commosso ed emozionato davanti al suo "capo", che lo aveva onorato della sua presenza in studio... Ma probabilmente la "recita", all'epoca, era già cominciata da un pezzo!

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