sabato 1 marzo 2008



Il mio amico MM mi invia, per conoscenza, questalettera da lui mandata alla Esselunga. Che ne dite di:
  • seguire il suo esempio e inondare la Società di lettere simili?
  • contribuire a far conoscere l'episodio?
  • "maànche" seguire il suggerimento di Massimo e non mettere (e non far mettere) piede in quei supermercati?

Intanto, ecco la lettera:


Mi chiamo Massimo Marnetto e sono uno dei tanti cittadini rimasti sconcertati a causa dei maltrattamenti subiti da una lavoratrice della vostra Azienda.
Un episodio così incivile - come impedire una pausa bagno ad una cassiera fino a provocarle incontinenza - richiede una pubblica presa di distanze da parte della vostra Azienda rispetto a chi ha umiliato così gravemente la vostra dipendente.
Fino a quando
[una vostra] dichiarazione [in tal senso] non sarà resa nota, io e i miei amici chiederemo a tutti i nostri contatti su internet - moltissimi in tutta Italia - di non fare più la spesa nei vostri punti vendita.
Credo che riparare l'oltraggio subito da questa lavoratrice - particolarmente indifesa in quanto extracomunitaria - non sia solo una questione sindacale, ma un atto di affermazione dei valori consolidati di civile convivenza. E, per questo, patrimonio di tutti.
Spero vivamente in una vostra pronta e positiva reazione e vi porgo i saluti miei e delle tanti persone che stanno seguendo questa vicenda.

Massimo Marnetto

(autore: sissi)

1 commento:

grazia ha detto...

si, seguirò il suo esempio