NOTIZIA ANSA delle 18:36
NAPOLI: ABORTO IN OSPEDALE, BLITZ DELLA POLIZIA
Polizia in azione, ieri pomeriggio a Napoli, per indagare sulla regolarità di un aborto eseguito nella clinica ostetrica del policlinico dell'università Federico II: gli agenti - secondo quanto riferisce il quotidiano la Repubblica, nelle pagine dell'edizione napoletana - hanno acquisito la cartella clinica della paziente, una donna di 39 anni, ascoltando l'interessata, un'altra degente, più alcuni medici e infermieri.
Il responsabile del servizio Ivg dell'ospedale ha spiegato che l'aborto è stato eseguito nei termini di legge, nel secondo trimestre di gravidanza, su un feto che presentava gravi malformazioni.
Gli stessi medici - sempre secondo la Repubblica - hanno riferito che l'intervento della polizia sarebbe stato originato da una denuncia anonima, secondo la quale la paziente avrebbe eseguito un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.
Sequestrato anche il feto
Oltre la cartella clinica della paziente, anche il feto - del peso di 460 grammi - è stato sequestrato dalla polizia, su disposizione del pm, nell'ambito dell'ispezione effettuata ieri nel nuovo policlinico di Napoli, subito dopo un aborto.
"Si è trattato di un aborto terapeutico. Una decisione difficile, sofferta". S. S., la donna di 39 anni ascoltata ieri dalla polizia subito dopo l'interruzione volontaria di gravidanza, ripete oggi quanto spiegato agli agenti, intervenuti nel reparto di ostetricia del policlinico per verificare la regolarità di quanto stava avvenendo, in seguito a una denuncia. "Capisco che gli agenti fossero lì per fare il proprio lavoro, ma in un momento tanto delicato e doloroso per una donna era necessario avere un po' più di riguardo per la mia paziente. Era appena uscita dalla sala parto per un aborto", dice il dottor Francesco Leone, responsabile del servizio Ivg. "Mi è stato chiesto se per abortire avevo pagato - aggiunge S. S. - ed ho spiegato che non era stato così. I risultati dell'amniocentesi, ritirata lo scorso 31 gennaio, avevano accertato che il feto soffriva della sindrome di Klineferter, un'anomalia cromosomica. Ero alla ventesima settimana, inizio della ventunesima". Una decisione sofferta, quella di S.S.: "Al centro Ivg ho ricevuto anche la consulenza psichiatrica" assicura la paziente.
La donna era stata ricoverata venerdì 8 febbraio. "Nonostante 5 candelette di prostaglandina venerdì non c'é stata alcuna espulsione del feto - spiega Leone -. Abbiamo ripreso la stimolazione lunedì mattina, ed alle 12 il feto era già morto. La paziente è scesa in sala parto verso le 18:00 e quando è risalita intorno alle 20:00 ha trovato gli agenti ad aspettarla".
Inchiesta interna nel Policlinico dopo l'intervento della Polizia.
Un'indagine conoscitiva interna è stata avviata dal direttore generale del Policlinico della Federico II, Giovanni Canfora, sull'aborto praticato nel reparto di ostetricia della clinica universitaria che ha provocato ieri sera l'intervento della polizia ed il sequestro della cartella clinica della paziente. Il primario del reparto e direttore del Dipartimento di Ostetricia, prof. Carmine Nappi, ha consegnato stamattina alla direzione una relazione sulle modalità di svolgimento dell'aborto. "Si è trattato di un aborto praticato nel secondo trimestre, alla ventunesima settimana di gravidanza, che è previsto dall' articolo 6 della legge 194/78, eseguito con un' iniezione di prostaglandine", ha detto il prof. Nappi. "Il feto presentava un'alterazione cromosomica. Se la gravidanza fosse stata portata a termine ci sarebbe stato il 40% di possibilità di un deficit mentale. La donna ha presentato un certificato psichiatrico della stessa struttura universitaria sul rischio di 'grave danno alla salute psichica', che ha autorizzato l'intervento". La donna che ha praticato l'aborto, una 39 enne, è stata dimessa questa mattina. "Ci tengo a precisare che sono un obiettore di coscienza - aggiunge il prof. Nappi - e che nel nostro reparto siamo rigorosi nel rispetto della normativa. Quanto alla 194, da studioso dico che andrebbe rivista perché è vecchia di 30 anni, sopratutto nella parte relativa alla definizione delle malformazioni fetali e della rianimazione del feto". La polizia è intervenuta al Policlinico poco prima delle 20 sulla base di una denuncia. Secondo fonti della struttura universitaria nella segnalazione ricevuta si parlerebbe di aborto fuori dal limite di tempo previsto dalla legge.
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Mette conto parlarne?
(autore: sissi)
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