“Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora”.
Cosi parlava Gianfranco Fini poco più di un mese fa, il 16 dicembre 2007. In quei giorni, dalla fine di novembre in poi, Fini menava come un fabbro sul leader della Cdl: "Riuscirò a farlo ragionare, basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle televisioni. Per lui al primo posto c'è l'interesse personale...”.
Ed ecco un florilegio di frasi e accuse di quei giorni, quando Fini [...] ululava come un lupo contro il predatore Berlusconi.
16 novembre: “Caro Silvio, adesso voltiamo pagina”, diceva Fini all'alleato dalla prima pagina del Corriere della Sera il 18 novembre, dopo aver sentito il discorso del predellino; poco più avanti: “siamo alle comiche finali”; e ancora: “Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno...”. Poi, preveggente: “Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni”.
Per sovrammercato, il 23 novembre, il Secolo d'Italia scrive: “Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual senso di disagio. (...) Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali”.
Non l'avete trovata una lettura edificante? Certo più di questa immagine, che speriamo di non dover rivedere presto, dal vivo...
(autore: sissi)
3 commenti:
Pensa, Sissi cara, che persino io -notoriamente digiuna di politica/politici/politichese, ecc.- avevo concepito pensieri simili ai tuoi, a proposito dell'ammirevole coerenza finiana... Che dici, sto migliorando? Del resto, alla scuola tua, di Manu e di Enzo, qualche progresso dovevo pur farlo, no?
Roby
PS: CASPITA! Stavolta la sequenza era davvero ostica: mwwtmefc !!!!
cara roby, non credo proprio ci voglia una scuola superiore, per sentirsi inclini a sbeffeggiare le giravolte di certi personaggi... e immagino sarebbe bastata, anche prima di questo nostro folgorante incontro sulla via di Damasco, la tua semplice e sana abitudine di leggere il giornale tutte le mattine...
eheheh
Fini assomiglia da sempre a un elegante vuoto spinto.
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