venerdì 22 febbraio 2008

La fantasia (?) al potere


Scusate, ma non capisco.
Eh, già
(si direbbe noialtri a Firenze), l'è ri-nova...
Sì, lo so, gli argomenti che qui di solito tratto sono tipici della pausa-cazzeggio: in ogni caso, stavolta quel che non capisco è perché - negli slogan di propaganda elettorale - la fantasia sia spesso un optional. Cosicché sempre più frequentemente si preferisce copiare a man bassa, come nei compiti in classe di scolastica memoria, anziché impegnarsi a studiare la materia a casa propria.
Ce l'avranno o no, i vari partiti, almeno un consulente di comunicazione o uno straccio di pubblicitario degno di questo nome? E allora, santiddìo, c'era proprio bisogno, per il PD, di scopiazzare il We can barackobamiano? E Ferrara, col suo Aborto? No, grazie! non vi fa raddoppiare il disgusto, di per sé notevole al solo nominarlo? Già Berlusconi, scendendo in campo, esordì con quel Forza Italia di stampo calcistico che fece un certo scalpore: tanto che, allo stadio, i tifosi non simpatizzanti del Polo erano costretti ad escamotages linguistici tipo Italia, forza! o Forza azzurri!, francamente meno incisivi.
Mi aveva favorevolmente colpito, al contrario, la frase di lancio dello scorso anno, Sono Partito democratico e non torno indietro: se non altro, un certo sforzo di originalità c'era.
Ma probabilmente sono io ad essere troppo esigente. E il punto, evidentemente, è un altro: non - semplicemente - quello in fondo al periodo.

(autore: Roby)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh certo che sei troppo esigente! Fra l'altro, secondo me, we can è stato tradotto in forma troppo debole: si può fare. Peferivo di molto il rovesciamento del famoso assioma lodesiano, cioé: Ce la possiamo fare!
Ma comunque guardatevi questo. A me è piaciuto parecchio, ma Lodes non ha apprezzato, umpf!
http://uolterueltroniisonmymind.splinder.com/... sono sicura che voi invece sì

sissi ha detto...

cara Roby, non ho resistito alla tentazione di intervenire nel tuo post, inserendo ANCHE una terza versione della "girl with a pearl earring" (uno dei miei quadri preferiti)... oltretutto, quale occasione migliore, se non quella di fare da "commento visivo" alla tua perorazione anti-pigrizia mentale?

Roby ha detto...

MANU: Uolterueltroniisonmymind è un blog mi-ti-co (quasi come TE)!!!!
Ho adorato "Dio perdona, Uolterueltroni offre anche il caffè"!!!!

LODES: ma come fa a non piacerti????

SISSI: La versione Simpson della ragazza con l'orecchino di perla è quasi meglio dell'originale...

Roby (l'esigente....)

Anonimo ha detto...

Urca! Diffonde voci tendenziose! La satira è una bella cosa di per sè, poi quando trovi chi con alcune parole o tratti di matita riesce a a farti ridere "ma anche" riflettere è veramente godibile. Però la satira va assaporata, va goduta e il sapore che ti lascia in bocca va trattenuto per farlo durare più a lungo possibile e questo piacere sottile e voluttuoso sparisce,si confonde fino ad annullarsi se si assume subito un altra vignetta o battuta. Il piacere sparisce di fronte al susseguirsi delle battute e ad esso si sostituisce uno stordimento. La satira diventa una giaculatoria, una ripetizione fastidiosa che impedisce di apprezzarne anche il miglior risultato.
Insomma per dirla alla campagnola: il troppo stroppia!
Ecco dopo questa trattatazione del valore e del limite della satira vado a bastonare una donna che ha osato mettere in discussione l'autorità dell'uomo.
Aiuoooo! Ha preso in mano la scopa.
Ciao.
lodes

Roby ha detto...

Beh, sì, sugli eccessi di ripetitività non discuto... però ho riso così di gusto, ma così di gusto...

Ciao, L.!!!!!!!!!! E scànsati alla svelta, prima che la ramazza di Manu stramazzi su di te...

[:->>>]

Roby