al Presidente della Repubblica
al Presidente del Consiglio dei Ministri
al Ministro della Salute…
al Presidente della Regione Puglia
- premesso che, la pillola abortiva RU486, associata al misoprostol, derivato prostaglandinico induttore della contrattilità uterina, ha causato la morte di 16 donne, di cui 7 per infezione da agente batterico gram positivo anaerobio Clostridium Sordellii, 2 per shock settico da batterio Clostridum Perfringens, 1 da choc cardiovascolare, 1 da gravidanza ectopica, 1 da emorragia massiva, 1 dovuta a porpora trombotica, ed, infine, 3 decessi avvenuti in Gran Bretagna dei quali non si conoscono esattamente né le cause, né, tanto meno, le modalità di somministrazione dei farmaci;
- premesso che, il rischio di mortalità dell’aborto con RU486 è dieci volte superiore rispetto all’aborto effettuato con aspirazione o raschiamento;
- premesso che, lo schema di trattamento farmacologico con mifepristone e prostaglandine nell’ambito di un’interruzione volontaria di gravidanza di tipo medico avrebbe causato, secondo la Food and Drug Administration, ente governativo americano per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, circa 950 eventi avversi, tra cui 116 casi di trasfusioni con almeno 15 donne che hanno perso più della metà del sangue, 232 ricoveri ospedalieri, 88 casi di infezioni, 27 gravidanze extrauterine e 9 incidenti quasi mortali, segnalati dal settembre 2000 al 31 marzo 2006;
- considerato che, la procedura abortiva con farmaci abortivi si pone in netto contrasto con le disposizioni contemplate nella Legge 22 maggio 1978, n. 194, recante >, segnatamente con l’articolo 8, il quale prevede l’effettuazione e, quindi, il completamento dell’operazione di Ivg all’interno di una struttura pubblica ospedaliera;
- considerato che, secondo quanto riferito dal quotidiano Secolo XIX il 2 febbraio 2008, la pillola abortiva RU486 potrebbe entrare nel prontuario farmaceutico di tutti gli ospedali italiani il 19 febbraio 2008, giorno in cui sarebbe previsto il via libera da parte dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) all’utilizzazione del summenzionato medicinale;
- considerato che, la bozza del nuovo piano della salute della Regione Puglia include la possibilità per gli ospedali pugliesi di introdurre il metodo farmacologico con RU486 per le interruzioni di gravidanza;
AZIONE GIOVANI BARLETTA chiede la sospensione immediata dell’iter di approvazione della RU486, in tal guisa da permettere ai tecnici del Ministero della Salute di procedere ad un’analisi più approfondita dei rischi legati alla pillola abortiva, immune da qualsiasi contaminazione di carattere ideologico.
Felice che la pappardella terroristica di cui sopra, dall'11 febbraio scorso, di firme ne abbia raccolte 76 (settantasei), sono lieta di annunciarvi che, evidentemente... dio ESISTE!
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(¹) LIBERADONNA, meritevole raccolta di firme per scuotere la sinistra rispetto ai temi della laicità e di cui, appena superati alcuni problemi tecnici, spero di poter al più presto mettere un banner.
(²) una nota a latere precisa che la petizione è stata creata da (e scritta da) tal Luigi Curci.
(autore: sissi)
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