venerdì 29 febbraio 2008

Dedicato agli ignoranti

Ad uso e consumo degli ignoranti come me, il prezioso supporto etimologico-linguistico di Wikipedia:

«La parola laico viene dal greco λαικός (laikós) - uno del popolo, dalla radice λαός (laós) - popolo. Il termine ebbe in origine un uso esclusivamente religioso: riferendosi ai fedeli di una religione, veniva usato (e, nel suo senso proprio, viene usato tuttora) per indicare colui che, pur professando un dato culto, non è appartenente alla gerarchia del suo clero. L'insieme dei fedeli laici è detto laicato. Nella Chiesa cattolica si utilizza la denominazione di laico anche per gli appartenenti ad istituti di vita consacrata che non sono presbiteri: cioè per coloro che, pur essendo monaci non hanno ricevuto l'ordinazione sacerdotale. Recentemente il termine laico sta passando ad assumere il significato di "non credente", e quindi agnostico o ateo, benché quest'uso, non registrato dai dizionari, sia errato. Attualmente è usato spesso per indicare una persona che si ispira ai valori del laicismo o che si ritiene propugnatrice della laicità dello stato; "laico" è usato in opposizione a clericale (questo ultimo termine ha un significato spregiativo). Negli ultimi anni è invalso l'uso del termine spregiativo laicista con un significato simile e opposto a clericale per indicare persone che si autodefiniscono "laiche" e si comportano come anticlericali. Per estensione, il termine laico viene usato nel contesto di professioni specializzate per riferirsi a chi non pratica la stessa professione.»

Insomma, un laico può essere credente e praticante tanto quanto un cattolico, a volte forse di più. Ma tu guarda dove si può arrivare con i giochi di parole...

(autore: Roby)

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