sabato 9 febbraio 2008
INVERTI I VERSI - fase 3: dilaga la mania...
Veniva coi tacchi a spillo in corridoio
mi ascoltò, e mi precedette a mo' di luce
col capo chino come un reietto
che lascia sdraiata una donna negàndolesi.
Nelle budella perdeva uno strisciar di vermi
e lo spirito di chi sa solo opporre rifiuti;
nelle narici il coraggio del passato:
diversamente da un vecchietto, l'odiai poco a poco.
Di giorno mi saltava sulle ginocchia
vedevo le mie scorregge sotto di te
prima mi negava carezze fuori dal tavolo da pranzo
è scomparsa la mia puzza laggiù lontano da te.
Corpo sconosciuto, vattene dall'albergo popolare!
Chiunque si guarderebbe bene dall’attenderti,
per amore dello spazio aperto…
Corpo sconosciuto, all’esterno della mia camera
non c’è più il giornale intonso,
diversamente da come l’avevo preso io…
Non m'interessa affatto ignorare (baritono: tròvami)
com'è nato e quale bestia fugge da lui (baritono: rifletti su di me)
se scoppia di caldo durante il giorno
se s'è rapato a zero ed anche sì.
(autori: roby & sissi)
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1 commento:
Dubbio editoriale: prima di pubblicare simili foto e relativi testi demenziali, forse dovremmo segnalare il tutto tramite il bollino ROSSO (o almeno GIALLO), come per i programmi TV sconsigliati ai minori...
...O no???
Roby
PS: e poi, via, io non ho affatto bisogno di quei tacchi vertiginosi: sono già ALTISSIMA di mio!!!!
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