martedì 26 febbraio 2008

LEGGERE, SCRIVERE, CAPIRE



Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita' di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi.
Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?
(trovato nel Web da: sissi)

6 commenti:

Manuela ha detto...

pechre cruoiso? :)
è normale... tanto nessuno legge davvero le parole, e nella maggior parte dei casi, se le legge, non le capisce :):):)

Roby ha detto...

INSOMMA, Sissi, PUR di NON RICOMPRARE LA TASTIERA ti attacchi a questi CALEMBOURS linguistici???????

Smàckete!!!

Roby

mazapegul ha detto...

Verissimo: ho seguito benissimo il post fino a meta', stando lontano. Poi mi sono avvicinato allo schermo per leggere piu' attentamente e la frase e' scomparsa in una follia di permutazioni. Il cervello, che ama l'economia (e' assai lento nelle singole operazioni, e quelle di decodifica visiva sono assai pesanti), probabilmente costruisce mano a mano una copia corretta del testo, basata su cio' che si aspetta in base all'ultima parola e alla prima lettera della successiva.
Mza

sissi ha detto...

ebbne sì, Roby, mi hai sgamato: qesto tseto (che tu prelatro consoci bensisimo, in quantno te ne avvo mnadato copia tepmo fa), lho psotato esattamnete preché mi serva da aibili pre i futuri, porbabili erorri...

quanto alle dotte osservazioni di Maz, non ho che da dire "chapeau" (e che anche a me, la prima volta che mi sono trovata davanti a questo brano, è capitata la stessa identica cosa...)!

Luigi Ruggeri ha detto...

sssii sei ftanstaica.
Liugi

grazia ha detto...

Confermo: è il metodo che uso anch'io per insegnare a leggere ai bambini dislessici.
NOn per consonante o vocale ma con la globalità della parola.
In questo modo utilizzano la memoria fotografica che generalmente hanno molto sviluppata al posto della memoria a breve a termine usata per la codifica e la decodifica della lingua.

E però sto con Roby: quando mi succedono questi scambi linguistici , butterei tutto dalla finestra.