venerdì 18 gennaio 2008

ANCORA MORTI SUL LAVORO



I fatti


Le responsabilità

Notizia ANSA delle 11:54 - Marghera, denuncia dei sindacati: 'La bombola d'ossigeno per le emergenze era vuota'. Dal sito di Repubblica.it si apprende inoltre che: "non sono state rispettate le procedure che vietano qualsiasi operazione in stiva finché la percentuale di ossigeno nell'aria non sia superiore al 17%. Quando ci siamo calati in stiva per soccorrere i due operai, la percentuale di anidride carbonica in stiva era invece altissima. L'aria era irrespirabile" (Giusto Giacopello, sost. direttore serv. anti-incendio VV.FF. Venezia)

Le reazioni
  1. sciopero ad oltranza dei lavoratori portuali di Porto Marghera contro le precarie condizioni di lavoro. Anche i camion che dovevano caricare o scaricare merci sono stati bloccati fuori dall'area portuale.
  2. bloccati i porti in tutta la penisola
  3. raccolta firme per una più rigorosa applicazione delle leggi sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro

(autore: sissi)

5 commenti:

grazia ha detto...

L'alto numero di incidenti sul lavoro mi lascia senza parole per la rabbia e il dolore.
Credo che le condizioni di lavoro siano peggiorate per tutti i lavoratori indipendentemente dal lavoro svolto.
Io insegnavo, ma so che tanta parte della mia cardiopatia ha avuto origine dallo stress accumulato a scuola . Per i medici non era possibile: l'insegnamento non rientra nelle malattie a rischio . Credo che debbano aggiornare le statistiche e sarebbe l'ora.
Grazia

Anonimo ha detto...

Non scherziamo cara...

Qui si parla di lavoro vero, e di rischi veri, di bruciati nelle fonderie e di asfissiati nelle stive delle navi...

e tu mi parli delle malattie professionali degli insegnanti?????
E non arrossisci nemmeno???????

sissi ha detto...

orchidea, ti prego: niente attacchi personali, o in qualità di admin mi vedrò costretta a prendere provvedimenti... (ihihihih)

grazia ha detto...

Certamente i rischi che si possono correre in miniera, al porto o in una fonderia sono di gran lunga maggiori; ciò però non togli nulla al fatto che oggi gli autisti fanno un lavoro lungamente usurante e di maggior rischio rispetto aicollghi di 30 anni fa. Così per i ferrovieri o gli insegnanti; gli infermieri o i medici.
Ho visto in clinica, il chirurgo entrare in sala operatoria alle 7, 30 ed uscirne alle 15 quando tutto andava bene. La stessa cosa per gli infermieri. Se i turni sono massacranti e le ore di lavoro sono troppe, tutti i lavoratori hanno i loro guai. Magari non proporzionati a quelli della Thissen.
Grazia

Anonimo ha detto...

scusa sissimarina... sono mortificata... cercherò di tenere sotto controllo i miei canini d'ora in poi...