venerdì 18 gennaio 2008

Tutto il male che il Nord ha fatto al Sud

Le Regioni settentrionali (Lombardia, Veneto e Piemonte), rifiutando l'immondezza del sud, dimenticano le proprie resposabilità nella creazione dell'attuale situazione campana.

Ricordo qui brevemente quel che accadde all'indagine sviluppata dal Sostituto Procuratore Donato Ceglie, quando fu presentata al Procuratore Capo. Quest'ultimo lesse la documentazione raccolta, poi si rivolse al Sostituto e sentenziò: "non puoi fare niente: la legge non c'è, non li puoi arrestare". Mancava l'articolo 153 bis. Ceglie ci aveva messo due anni (1998-2000) a localizzare luoghi di carico e scarico, che nascevano improvvisi e mortali, come le nubi tossiche che ne emanavano. Ceglie, quell'indagine, la chiamò "Cassiopea", costellazione settentrionale che si liberava delle sue indistruttibili sozzure mandandole al sud. Polveri, amianto e indefinibili liquami tossici sono stati scaricati fra Napoli e Caserta. Campagne inquinate, fiumi avvelenati, spiagge infestate, animali malformati e tassi altissimi di tumori e altre malattie. Criminali i committenti, gli industriali, gli autisti e le autorità: e Donato Ceglie non poté fare nulla.

Saviano, per il suo libro Gomorra, si è largamente ispirato a quell'inchiesta.

(autore: Graziella)

1 commento:

sissi ha detto...

Brava, Graziella: interessante ed utile, questa tua ricognizione.
Potresti, però, precisare meglio cosa intendi quando attribuisci al Procuratore Capo (a proposito: ne ricordi o puoi rintracciarne il nome?) la frase: "la legge non c'è"? devo pensare che non c'era una legge per poter incriminare gli indagati? o che c'era ma era carente?
poi dici "mancava l'articolo 153bis": mancava dove? è stato introdotto successivamente? Faresti davvero un lavoro prezioso se riuscissi a rendere più circostanziata questa tua testimonianza.
Grazie, ad ogni modo: anche per la partecipazione e per l'assiduità.